Un operatore economico pone la seguente richiesta di chiarimento:

Si chiedono chiarimenti in merito all’interpretazione della parte conclusiva del 1° periodo del comma 4 dell’art. 37 del Capitolato Speciale di Appalto e precisamente:

“La stazione appaltante, nel rispetto dei principi di cui all’articolo 30, previa adeguata motivazione nella determina a contrarre, eventualmente avvalendosi del parere delle Prefetture competenti, indica nei documenti di gara le prestazioni o lavorazioni oggetto del contratto di appalto da eseguire a cura dell’aggiudicatario ….. (omissis)…. a meno che i subappaltatori siano iscritti nell’elenco dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori di cui al comma 52 dell'articolo 1 della legge 6 novembre 2012, n. 190, ovvero nell’anagrafe antimafia degli esecutori istituita dall’articolo 30 del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre 2016, n. 229.”

Sembra, infatti, che l’obbligo di eseguire a cura dell’Aggiudicatario le lavorazioni indicate nel comma 4 art 37 possa essere derogato qualora tali lavorazioni siano date in subappalto ad operatori che rispettino i requisiti di cui alla parte conclusiva del succitato periodo.

Si chiede, pertanto, se sia comunque consentito il subappalto delle lavorazioni da eseguire a cura dell’Aggiudicatario ad operatori che “….siano iscritti nell’elenco dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori di cui al comma 52 dell'articolo 1 della legge 6 novembre 2012, n. 190, ovvero nell’anagrafe antimafia degli esecutori istituita dall’articolo 30 del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre 2016, n. 229.” ?

Come riscontrato dal RUP e come peraltro indicato nel disciplinare di gara (punti n. 3.7 e 12.1) si ritiene  che essendo tali lavorazioni individuate in ragione “delle specifiche caratteristiche dell’appalto”  il divieto di subappalto non è superabile con il ricorso al subappalto a chi è iscritto nella white list.